Avvio del 2023 del WPT: tra novità e conferme

Avvio del 2023 del WPT: tra novità e conferme

Come viene riportato dal sito della FITP, Il forfait di Ale Galan e Juan Lebron dall’Open WPT di La Rioja (Argentina), per colpa di un non meglio specificato problema fisico del primo, farà in modo che i numeri uno dovranno attendere almeno il quarto torneo della stagione – la prossima settimana a Santiago del Cile – per conquistare il primo titolo del 2023.

Un dato che non spaventa visto che dodici mesi fa i due spagnoli fecero centro solo al quinto tentativo, ma l’avvio lento non gli avrebbe comunque impedito di dominare la stagione. Tuttavia, la statistica è utile per testimoniare come le altre coppie siano state in grado di iniziare l’anno in maniera migliore, in particolare le tre novità più attese costruite (o ricostruite) per questo 2023: Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno, Agustin Tapia e Arturo Coello, Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez.

La storia più interessante è quella dei primi: insieme e quasi imbattibili da ragazzini; poi costretti a dividersi quando Di Nenno dovette rimanere in Argentina a curare le ferite fisiche e soprattutto morali dell’incidente d’auto costato la vita agli altri due passeggeri; quindi di nuovo in coppia non appena Di Nenno è maturato al punto da risultare un compagno (molto) appetibile per l’amico, che nel frattempo era arrivato più in fretta ad altissimi livelli.

Oggi, da giocatori maturi e affermati, dopo la semifinale al Masters WPT di Abu Dhabi i “Superpibes” hanno vinto il Major Premier Padel di Doha e hanno trovato tutte le conferme che cercavano, in barba al brutto capitolo che aveva fatto prendere ai due delle strade diverse. La ricetta che tanto bene funzionava fra gli juniores, fatta di fantasia (sposa “Stupa”) e intensità (sponda Martin), paga anche fra i professionisti, ha fruttato in un amen uno dei titoli più importanti della stagione e promette di condurli molto lontano.

Prima che Di Nenno e Stupaczuk gliela strappassero di mano battendoli in semifinale al Khalifa International Tennis Complex e poi vincendo insieme il loro primo titolo fra i professionisti, la copertina di questo avvio di stagione era tutta per Arturo Coello e Agustin Tapia, capaci di vincere il titolo ad Abu Dhabi all’esordio insieme e di spegnere subito tanti degli interrogativi sul loro conto. È vero, sono giovani. È vero, non hanno l’esperienza di altri e all’interno della coppia manca un vero capitano. Ma la loro unione trasmette un senso di freschezza che mancava da un po’ e il padel giocato in Medio Oriente ha parlato fin troppo chiaro.

Lo spagnolo e l’argentino hanno impiegato nove partite per perdere un set, seppur in condizioni teoricamente non eccellenti per il loro gioco esplosivo, perché outdoor (e spesso nel tardo pomeriggio o di sera) la palla salta meno e quindi serve ragionare di più. L’hanno fatto, hanno dimostrato di poter già vincere anche così e diventeranno ancora più pericolosi quando le condizioni saranno quelle ideali per il loro padel. Per caratteristiche, e visto che la coppia Navarro/Tello continua a non funzionare come vorrebbe (o dovrebbe), possono essere loro i veri antagonisti al dominio ormai triennale di Galan/Lebron.

Impossibile, nell’analisi della prima (mini) tournèe della nuova stagione, non citare Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez, gli altri due argentini tornati a fare coppia. Sulle loro possibilità non c’erano particolari dubbi, ma l’immediata conferma male non fa. In due tornei hanno perso due volte solo contro Di Nenno e Stupaczuk, la prima così così negli Emirati e la seconda nell’avvincente finale in Qatar, che li ha visti mostrarsi una volta di più maestri di tattica, classe e soprattutto pazienza. Hanno capito che il solo modo per avere chance era allungare gli scambi e lavorare i rivali ai fianchi, e quello hanno fatto, con grandissima umiltà.

Non è bastato per vincere, perché Sanyo è andato troppo a intermittenza e la mancanza (da parte di entrambi) di una soluzione in grado di chiudere i punti senza dover sudare rimane comunque un limite molto grande. Ma vedere come continuano a far funzionare (bene) un padel ormai demodé valeva ogni singolo rial sborsato dei presenti per un posto in tribuna.

Grazie al forfait di Galan/Lebron (a proposito: questa settimana mancano anche Lima/Nieto e Arroyo/Yanguas), in Argentina  Bela e Sanyo partono nel ruolo di teste di serie numero uno. Nei fatti vuol dire poco, ma dal punto di vista simbolico significa molto.

Fonte: https://www.fitp.it/Federazione/News/Padel/L%E2%80%99avvio-di-2023-premia-novita-e-ritorni-aspettando-GalanLebron

Redazione

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