L’European Games di Cracovia è un trionfo: nel padel mondiale dopo la Spagna c’è l’Italia

Per comprendere il valore dei risultati dell’Italia agli European Games di Cracovia basta aprire l’articolo finale della versione online di Marca, il principale quotidiano spagnolo, che nel raccontare le medaglie non è partito dai due ori degli iberici ma da quello delle italiane Carolina Orsi e Giorgia Marchetti, evidenziando la crescita del nostro movimento.
Trionfo Italia agli European Games di Cracovia: ci siamo noi dopo la Spagna
“L’Italia impedisce l’en plein spagnolo” recita un titolo che dice tantissimo: pensavano di avere già tutte le medaglie in tasca, anche schierando coppie – per i loro standard – di secondo piano, e invece si sono resi conto che nel femminile non bastano più delle buone giocatrici per battere le azzurre. Servono le big, che hanno disertato Cracovia preferendo il Masters WPT di Valladolid e lasciando spazio alle giovani, le quali però con meno esperienza in nazionale delle azzurre, meno abitudine a certe responsabilità e anche a vincere competizioni (in Spagna i titoli sono roba per poche, mentre in Italia le nostre ci sono abituate) si sono dovute arrendere all’Italia in entrambe le finali femminili, per il primo e terzo posto.
Due traguardi che per il nostro movimento valgono tantissimo e simboleggiano un avvicinamento sempre più evidente. Il divario rimane tanto, ma continua comunque a ridursi e l’Italia si può ormai considerare una delle nazioni protagoniste anche a livello mondiale. Perché di nazioni che crescono ce ne sono sempre di più – Svezia, Francia, Belgio in primis – eppure tutte le medaglie sono state divise fra soli tre paesi e l’Italia è stato di gran lunga il secondo migliore, con anche l’argento di Cassetta/Sussarello nel misto. Se solo Cremona non si fosse infortunato nella “finalina” del doppio maschile, probabilmente nel medagliere non ci sarebbe entrato nemmeno il Portogallo, ma poco cambia. Cracovia ha detto che negli equilibri del mondo padel, dopo la Spagna, in Europa viene l’Italia.
Oltre al nostro movimento nazionale, dalla terza edizione degli European Games è uscito estremamente rinforzato anche il padel, al debutto assoluto in una competizione così importante su scala globale. L’obiettivo del presidente FIP Luigi Carraro era di dimostrare al mondo olimpico e al pubblico le potenzialità del gioco, sempre nell’ottica di un ingresso del padel nel programma dei Giochi Olimpici, grande obiettivo del numero uno della Federazione Internazionale.
Quello di Cracovia è stato un primo grande passo e ha funzionato, proponendo – anche grazie alla novità doppio misto, che aggiunge divertimento e colore – una competizione in grado di appassionare gli spettatori. In competizioni simili il padel è un prodotto che funziona a meraviglia, perché è fresco, dinamico, spettacolare e facile da comprendere per chi guarda, e anche in virtù dell’approccio dei giocatori, sempre più professionali ma comunque capaci di mantenere il divertimento al primo posto.
LEGGI ANCHE – Sogno Orsi e Marchetti: trionfano agli European Game di Cracovia
In più, il padel funziona bene anche dal punto di vista logistico, in quanto un campo centrale di grande impatto si può montare con facilità praticamente in qualsiasi palcoscenico, come successo a Cracovia nell’affascinante piazza del mercato della Città Vecchia.
Una scelta che ha permesso di portare il padel in una delle zone più famose della città e offerto alla popolarità del gioco una vetrina molto importante. Una volta individuata una location d’eccezione per il centrale, basta disporre di un club di appoggio (quello di Cracovia aveva 4 campi da gara, nemmeno troppi ma sufficienti) e il gioco è fatto.
Anche questo è uno degli aspetti che stanno aiutando la diffusione del gioco e la aiuteranno ancora, verso quel futuro a Cinque Cerchi che dopo Cracovia sembra decisamente più vicino.
Fonte: https://www.fitp.it/